Quantcast
Channel: La Giocata » Rubriche
Viewing all articles
Browse latest Browse all 86

Kluivert, il piccolo

$
0
0

Il 19 marzo, esattamente 10 anni e un giorno dopo l’ultima rete di Patrick Kluivert in Eredivisie, suo figlio Justin, che aveva esordito in prima squadra solo a gennaio, ha segnato il suo primo gol con la maglia dei “Lancieri”.

La rete firmata da Kluivert jr., un “tap-in” su un cross giunto dalla sinistra ha permesso all’Ajax di agguantare il pareggio sul campo dell’Excelsior e ha generato subito un hype importante intorno al ragazzo. D’altronde con quel gol, il secondo “figlio d’arte” a esordire con la maglia bianco-rossa (il primo è stato Daley Blind, figlio di Danny) è riuscito a fare meglio persino del padre. Patrick aveva infatti segnato la sua prima rete con l’Ajax all’età di 18 anni, un mese e 25 giorni, mentre il classe 1999 Justin ha potuto gioire già a 17 anni, 10 mesi e 23 giorni.

Rispetto al padre, Justin è meno strutturato dal punto di vista fisico: è alto un metro e 75 contro l’uno e 88 del genitore e sulla bilancia arriva a soli 67 kg. Proprio per la sua conformazione Justin, che all’occorrenza può giocare da attaccante centrale come faceva Patrick, viene abitualmente schierato da esterno d’attacco nel 4-3-3. È comunque probabile che, a 18 anni ancora da compiere, possa crescere ulteriormente sia di statura che soprattutto a livello muscolare.

Con all’attivo poco più di 700 minuti da calciatore professionista, è presto per sbilanciarsi in maniera netta sul suo futuro, ma la sua abilità nel dribbling sembra essere veramente straordinaria. In Eredivise il dato medio è mostruoso, visto che completa ben 5 dribbling ogni 90 minuti, fallendo nel battere il proprio avversario in 3,9 occasioni per 90. Inizialmente preferiva giocare a sinistra, da dove sfruttando il piede preferito, il destro, rientrava verso la porta. Finora Peter Bosz lo ha però schierato principalmente a sul lato opposto.

Giocando a destra ha dimostrato di saper usare, e bene, anche il sinistro senza che il suo grande controllo di palla perda di efficacia. Grazie al baricentro relativamente basso e alla grandissima accelerazione di cui è dotato, è davvero un brutto cliente quando ha spazio da attaccare. Il saggio più lampante delle sue doti lo ha dato contro l’AZ, con una cavalcata cominciata nella sua metà campo e terminata con un tiro in porta, che lo ha visto liberarsi con una facilità disarmante di ben tre avversari.

10 minuti delle inebrianti skills di Kluivert. A 1:13 l’incredibile sgroppata contro l’AZ.

Il padre Patrick è stato un grande del Barcellona e Justin non ha fatto mistero di vedersi, magari “tra sette anni”, con la maglia blaugrana, non senza aver prima provato un’esperienza in Premier League, campionato dove il suo idolo Cristiano Ronaldo si è fatto conoscere al mondo.

Seppure paragoni di questo tipo lascino il tempo che trovano, l’ex calciatore e ora osservatore Antonio De Vitis lo ha avvicinato come caratteristiche a Ibrahim Afellay. Dal punto di vista tecnico, sembra essere effettivamente un paragone calzante, ma auguriamo a Kluivert una carriera più fortunata di quella del connazionale.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 86

Trending Articles