Tornato in campo contro il Palermo dopo un mese d’assenza, Suso ha immediatamente ricordato quanto sia decisivo per le sorti offensive del Milan. Lo spagnolo ha segnato un gol, bellissimo, su punizione e servito un assist per il 2-0 di Pasalic. Sull’altra fascia, Deulofeu ha giocato un’altra grande partita, impreziosita dal tiro a giro che è valso il 4-0, la sua seconda rete in questa fortunata parentesi milanista. Le caratteristiche di Suso e Deulofeu si completano piuttosto bene: più associativo il primo, più diretto il secondo, e rappresentano le principali minacce offensive su cui può contare Vincenzo Montella. Nel derby d’andata Suso era stato il migliore in campo con una doppietta, stavolta potrà contare sull’aiuto di Deulofeu per mandare in crisi la difesa dell’Inter.
Affidarsi a Suso
Taglio di Bacca tra il difensore centrale e il terzino, Suso che prende il suo posto in area: all’andata aveva funzionato.
Il duello tra Ansaldi e Suso, vinto nettamente dallo spagnolo, aveva indirizzato il derby d’andata fino al 92’, quando Perisic aveva trovato il gol del 2-2 sugli sviluppi di un corner. Il baricentro basso del Milan e l’aggressività dell’Inter avevano limitato i tagli al centro di Suso, che anche restando largo sulla destra era comunque riuscito a lasciare la propria impronta sulla partita. L’attenzione che i terzini nerazzurri dedicano agli esterni avversari apre infatti uno spazio col difensore centrale che invita gli inserimenti. È una situazione che l’Inter ha dimostrato di soffrire anche a Crotone e che all’andata aveva portato al gol del 2-1, un’azione in cui Bacca era stato bravo ad approfittare del buco apertosi tra Ansaldi e Murillo. Qualora invece il Milan riuscisse ad alzare il proprio baricentro, consentendo a Suso di accentrarsi, il movimento dello spagnolo potrebbe essere ancora più pericoloso, perché porterebbe all’uscita di un difensore centrale. Approfittare della naturale attrazione degli interni dell’Inter verso le proprie mezzali e servire Suso tra le linee: dovrebbe essere questo l’obiettivo principale della fase di possesso milanista.
Affidarsi a Deulofeu
Pasalic che approfitta della superiorità numerica al centro del campo e Deulofeu che scatta alle spalle del terzino: una situazione che potrebbe ripetersi nel derby.
La linea laterale resta invece il riferimento di Deulofeu, anche perché nella fase di costruzione del Milan è solitamente il terzino sinistro a rimanere bloccato, lasciando all’esterno o alla mezzala il compito di fornire ampiezza in zone avanzate. È probabile che l’assenza per squalifica di Pasalic, i cui tagli sull’esterno compensano il movimento ad accentrarsi delle ali, terrà Deulofeu ancora più bloccato sulla fascia, ma è proprio in quella zona di campo che l’ex Barcellona ha dimostrato di poter fare la differenza. La facilità con cui salta l’uomo è stata spesso decisiva per sbloccare la situazione negli ultimi 30 metri e in campo aperto lo spagnolo è praticamente imprendibile. La fase difensiva del Milan gli concede molto spazio da attaccare a palla recuperata: le sue ricezioni alle spalle del terzino potrebbero regalare altre gioie ai tifosi rossoneri.
È però possibile che la pericolosità di Suso e Deulofeu spinga Pioli a recuperare la difesa a 3, per garantirsi uscite più tempestive sugli esterni milanisti. A quel punto la partita potrebbe decidersi al centro del campo, dove la squadra di Montella dovrebbe essere in superiorità numerica. In questo scenario la squalifica di Pasalic potrebbe per assurdo rappresentare un vantaggio: Mati Fernández o Sosa, che dovrebbero prendere il posto del croato, occuperebbero infatti con maggiore naturalezza lo spazio alle spalle del centrocampo interista, una zona chiave per decidere le sorti del derby.