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Inter – Fiorentina

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Federico Bernardeschi sta probabilmente giocando la stagione della consacrazione: riportato sulla trequarti, il suo contributo offensivo si è decisamente innalzato, come certificato dalla striscia di 5 gol nelle ultime 5 giornate. Le dichiarazioni di Paulo Sousa sul futuro del numero 10 viola hanno scatenato un intenso dibattito a Firenze: non possiamo sapere quale traiettoria prenderà la sua carriera, ma possiamo provare a immaginare i 3 modi con cui potrebbe decidere la partita contro l’Inter.

1. Ricevendo palla dietro al centrocampo dell’Inter

GolBernardeschiEmpoli.gif

Spostato come uno dei vertici del quadrilatero sul quale costruisce il gioco la Fiorentina, Bernardeschi è tornato a calpestare zone di campo più determinanti e pericolose per le squadre avversarie. Le prime uscite dell’Inter di Pioli hanno mostrato una squadra aggressiva, che si difende nella metà campo avversaria, anche a costo di allungarsi. È il vecchio problema della difesa che non sempre segue il resto della squadra, accentuato dallo scarso senso della posizione dei centrocampisti (denunciato anche da Pioli dopo il derby): nessun altro giocatore della Fiorentina potrebbe approfittare della possibilità di correre in spazi ampi tanto quanto Bernardeschi.

2. Attaccando l’area di rigore

GolBernardeschiCagliari.gif

Sembra banale sottolinearlo: Bernardeschi è stato avvicinato alla porta e ha iniziato a segnare. Ma la nuova posizione del talento toscano è una delle chiavi dell’aumento della pericolosità della Fiorentina nelle ultime giornate. La squadra di Paulo Sousa ha guadagnato infatti un giocatore che attacca l’area di rigore, mettendo a frutto il movimento incessante di Kalinic, uno dei migliori attaccanti della Serie A a trovare spazi per sé e crearne per gli altri. Bernardeschi ne ha già approfittato per segnare due gol al Cagliari e all’Empoli: l’Inter è avvisata.

3. Tagliando verso l’esterno

TaglioBernardeschi6063e.gif

Giocare in posizione più centrale non ha soltanto permesso a Bernardeschi di esprimere il proprio talento in zone più inclini alle sue caratteristiche, ma ha reso più imprevedibile la manovra offensiva della Fiorentina. Nel set di movimenti del numero 10 c’è anche il taglio dal centro verso la fascia, a fornire un’ulteriore soluzione e a risolvere in parte uno dei limiti offensivi della squadra di Paulo Sousa, in passato troppo legata agli isolamenti degli esterni (il che spiega perché Sousa non rinuncia ad avere almeno un esterno abile nell’uno contro uno, prima Bernardeschi ora Tello).

Anche se non sempre è stato utilizzato nella maniera più adatta per mostrare le proprie qualità, Bernardeschi è diventato un giocatore più completo grazie a Paulo Sousa: una crescita di cui potrà beneficiare nei prossimi anni non solo la squadra che sarà nel futuro del numero 10 viola, ma anche la Nazionale.


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