In maniera del tutto inaspettata, la sfida tra Milan e Juventus è tornata a essere uno scontro diretto come qualche anno fa. I rossoneri non battono la Juve dal novembre del 2012, ma sono in un buon momento di forma, testimoniato dal sorprendente secondo posto in classifica, a pari merito con la Roma. Di seguito trovate allora 3 cose che il Milan deve fare per riuscire a infrangere il tabù e tornare a vincere contro la storica rivale.
1. Vincere i duelli individuali
Gli schieramenti opposti delle due squadre quando i rossoneri riescono a consolidare il possesso palla è probabile che andranno a disegnare sul campo una serie di duelli individuali, specie sulla linea d’attacco del Milan. È difficile trovare un mismatch sbilanciato in maniera chiara in favore dei rossoneri, che però sono obbligati a vincere almeno un duello individuale per riuscire a conquistare i tre punti. Niang è tra i milanisti più in forma ed è una pedina indispensabile nello scacchiere di Montella: di fronte si troverà probabilmente uno tra Barzagli e Benatia, due colossi che dovrà superare per trascinare i compagni alla vittoria.
Niang che spacca la partita contro il Sassuolo.
2. Coprire il centro del campo
Uno dei problemi più grandi della fase di non possesso del Milan è lo spazio che troppo spesso si apre tra i due mediani che hanno il compito di proteggere la difesa. Un buco che potrebbe sfruttare Paulo Dybala, che si troverà a giocare proprio nella zona alle spalle dei due mediani e potrebbe annientare i rossoneri sfruttando le maglie larghe del centrocampo milanista. È probabile che Paletta e Romagnoli saranno chiamati spesso agli straordinari uscendo dalla linea difensiva per marcare Dybala: il loro livello di concentrazione sui movimenti della “Joya” avrà un peso determinante sull’esito della partita.
Il nuovo pilastro della difesa rossonera.
3. Riuscire ad aggirare il pressing della Juve
È la condizione di esistenza del punto 1: per mettere i suoi giocatori offensivi nelle condizioni di vincere almeno un duello individuale contro i difensori della Juve, il Milan è obbligato a consolidare il possesso evitando il pressing bianconero. La squadra di Montella è andata spesso in difficoltà quando gli avversari hanno aggredito i cinque giocatori solitamente coinvolti nella fase di impostazione: trovare le vie d’uscita affidandosi a movimenti coordinati oppure ai due riferimenti in grado di far guadagnare campo alla squadra portando palla, Kucka e Niang, è la base di partenza per giocarsi gli uno contro uno con la difesa della Juve e raccogliere un successo che avvicinerebbe il Milan al primo posto, un traguardo nemmeno sognato a inizio stagione.