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Genoa – Roma

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Secondo le statistiche della Lega, Genoa e Roma sono tra le squadre che effettuano più cross in Serie A. Se per i giallorossi il cross rappresenta soltanto uno degli strumenti offensivi con il quale creare occasioni e segnare, per il Genoa, invece, arrivare molte volte sul fondo risponde a una strategia precisa. È difficile trovare un’altra squadra con uno sviluppo offensivo così ripetitivo e incentrato sulla ricerca del cross. Per riuscire nel proprio obiettivo, la squadra di Ivan Juric utilizza due strumenti in particolare.

1. Superiorità numerica sulle fasce

Ovvero: raggiungere con la quantità ciò che non si riesce a raggiungere con la qualità. È difficile vedere il Genoa costruire la propria manovra con passaggi sofisticati e la risalita del campo, così, è affidata a passaggi semplici sfruttando la concentrazione di giocatori sulle fasce. Spesso a generare la superiorità numerica è il centrale di fascia della difesa a 3, che solitamente gode di maggiore libertà rispetto ai compagni: in questo Armando Izzo è un vero specialista.

L’azione del gol di Rigoni contro la Samp, oltre a essere molto bella, è un concentrato dei princìpi di gioco del Genoa, dal cambio di gioco per Laxalt, una soluzione ricercata con continuità per sorprendere le difese avversarie, alla circolazione orizzontale per tornare a destra e servire Izzo, fondamentale per “prendere in mezzo” Linetty e far arrivare sul fondo Edenílson. Al momento del cross, in area ci sono ben 4 giocatori del Genoa: è la conferma della cura con cui Juric prepara queste situazioni di gioco.

2. Conquista delle “seconde palle”

Riuscire a conquistare la palla in tutte quelle situazioni in cui il possesso è conteso (respinte della difesa avversaria, “spizzate” del proprio centravanti, etc.) è talmente importante nel calcio moderno che esistono stili di gioco che volutamente ricercano con costanza questo tipo di situazioni per iniziare le proprie azioni d’attacco in zone avanzate del campo e spesso con la difesa avversaria posizionata male. In Italia, il Genoa è tra le squadre sfrutta meglio la conquista strategica delle cosiddette “seconde palle”, sia forzandola direttamente che posizionandosi in maniera intelligente quando attacca.

Nell’azione del 2-0 alla Juventus, mostrata qui sopra, il lancio di Rincón è funzionale a muovere lo schieramento bianconero e ad attaccarlo in campo aperto una volta riconquistata la palla. In questo caso il venezuelano sembra quasi aver usato Hernanes come muro per poter giocare un pallone “pulito” e aprire la difesa della Juve.

Nel gol di Ninkovic contro il Milan, invece, il Genoa consolida il possesso già nella trequarti rossonera e la concentrazione di uomini sulla fascia destra è funzionale alla riconquista del possesso dopo il primo cross respinto. Rincón può immediatamente rigiocare il pallone e poi è molto bravo a pescare Ninkovic sul secondo palo: ancora una volta i rossoblù in area di rigore sono ben 4.

Proteggere le fasce e vincere la battaglia delle “seconde palle”: sono i punti in cima alle lista di cose da fare di Luciano Spalletti per riuscire a battere il Genoa.


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