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Juventus – Roma

A questo punto della stagione, Juventus-Roma è la partita più importante del campionato, quella che potrebbe dare una svolta alla lotta per lo scudetto. È ovvio che la vittoria di una o dell’altra squadra cambierebbe in maniera radicale le prospettive, mentre il pareggio, tutto sommato, andrebbe bene a tutte e due: la Juventus conserverebbe un discreto margine di vantaggio, ma la Roma non sarebbe nemmeno così lontana da non avere concrete speranze di rimonta. In Italia gli scontri diretti per lo scudetto raramente sono aperti e spettacolari, e anche questo, quindi, potrebbe non fare eccezione. Ma che tipo di partita dobbiamo aspettarci? Ho provato a delinearla con queste 3 domande.

1. Chi controlla il pallone?

Con Dybala la Juve aumenta in maniera esponenziale la sua capacità di gestire la palla.

Prima ancora di provare a capire chi vincerà la battaglia per il possesso, ha senso chiedersi se questa battaglia ci sarà davvero. Nessuna delle due squadre, infatti, fa del controllo del pallone un principio cardine del proprio gioco, anche se per l’ovvia superiorità tecnica nei confronti di quasi tutte le altre squadre sia Juventus che Roma sono ai vertici delle classifiche sul possesso palla. Tra le due, la Roma è quella che punta a tenere meno la palla e ad attaccare la porta avversaria nel più breve tempo possibile: non sarebbe una sorpresa, quindi, vedere i giallorossi concedere l’iniziativa alla Juve per crearsi gli spazi da attaccare col suo classico gioco verticale.

2. Come si difenderanno?

Manolas e la disinvoltura con cui sotterra gli attaccanti.

Le scelte difensive di Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti saranno probabilmente quelle che più di tutte imporranno il contesto della partita. Dobbiamo aspettarci una gara d’attesa da parte di tutte e due le squadre o una delle due proverà a difendere in maniera più aggressiva? Da questo punto di vista, la Juventus ha il vantaggio della scelta, vista la facilità con alterna la difesa schierata nella propria metà campo al pressing aggressivo nella metà campo opposta a seconda dell’avversario o dei diversi momenti di cui si compone una partita. Spalletti, invece, dovrà essere bravo a trovare un complicato equilibrio che nasconda le difficoltà giallorosse nel recupero attivo del pallone con un pressing organizzato, senza però farsi schiacciare nella propria metà campo a subire il possesso bianconero.

3. Come attaccherà la Roma?

L’importanza di Salah e Bruno Peres nel accelerare il gioco della Roma.

Ovvero, detto con parole diverse, chi giocherà con Perotti e Dzeko? Salah e Bruno Peres sono stati recuperati in tempi record, ma non è detto che siano pronti per giocare dal primo minuto. In tal caso la Roma potrebbe cambiare le proprie strategie d’attacco: le partite contro il Milan e la Lazio, giocate senza l’egiziano, hanno mostrato il ruolo chiave di Salah nel sistema di Spalletti, e l’eventuale assenza di Bruno Peres darebbe un ulteriore colpo alla verticalità e alla capacità di risalire velocemente il campo della Roma. Ciò significherebbe che i giallorossi dovranno appoggiarsi ancora di più su Perotti, ma soprattutto su Dzeko: la partita della Roma si deciderà in maniera particolare sulla loro capacità di farsi trovare tra le linee e dominare i duelli spalle alla porta contro la migliore difesa d’Italia. Dopo aver battuto Inter, Napoli, Lazio e Milan, la Roma potrebbe essere costretta a cambiare proprio nella partita più difficile del campionato: una sfida decisamente complicata, che però è anche il miglior modo per misurare le sue ambizioni di scudetto.


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