Una delle regole principali dei Ghostbusters era quella di non incrociare mai i flussi: il campionato di Serie A, invece, di regole ne ha altre e al destino-calendario piace sempre creare situazioni particolari.
Proprio domenica sera, infatti, si incrociano due flussi opposti: quello della Juventus, che viene da ben 10 vittorie consecutive, e quello della Roma, che nello stesso periodo ha invece raccolto solo due vittorie. I bianconeri sono pieni di certezze, hanno ritrovato solidità e un modulo base nel 3-5-2, con la centralità di Marchisio e l’equilibrio di Khedira. I giallorossi, invece, hanno appena cambiato allenatore e Spalletti ha usato la partita contro il Verona per fare diversi esperimenti tattici: soprattutto il primo tentativo di difesa a 3, insieme all’idea di difendere in avanti, difficile da instillare in una squadra che usava addirittura il 6-3-1.
L’incrocio dei flussi, quindi, potrebbe davvero essere pericoloso: abbiamo ipotizzato tre scenari sulla partita dello Juventus Stadium.
Vittoria Juventus
I bianconeri recuperano Barzagli in difesa e si schierano con la formazione titolare, con alcuni pezzi grossi riposati dopo la vittoria di Coppa Italia contro la Lazio.
La partita inizia male per la Roma, schierata con il classico 4-2-3-1: si trova subito in inferiorità numerica a centrocampo, con Pjanić che non riesce a frenare gli inserimenti profondi di Pogba. Nel frattempo, Džeko e Nainggolan vanno in difficoltà contro il rombo di costruzione basso della Juve, che riesce sempre a superare la prima linea di pressing giallorossa.
Una triangolazione tra Dybala e Pogba permette all’argentino di segnare il gol del vantaggio, e qui si aprono altre due dimensioni parallele. Nella prima la Roma lotta e reagisce, si risistema a 3 in difesa e dopo aver subito il secondo gol riesce a ridurre lo svantaggio con una punizione di Pjanić, fino a sfiorare quasi il pareggio. Una sconfitta onorevole, che mostra i margini di miglioramento e una nuova direzione tattica da imboccare.
https://www.youtube.com/watch?v=TGkEYDVGfWs
All’andata Pjanić l’ha sbloccata così.
Nella seconda, invece, la Roma si squaglia e prende l’imbarcata: finisce 4-0, con colpo di testa finale di Bonucci e Džeko che spedisce un rigore alle stelle. Per evidenziare la nostalgia per le vecchie battaglie con Rudi Garcia, Allegri a bordo campo fa il gesto del violino mandando in visibilio lo stadio. La Roma è costretta ad andare in ritiro nei bunker di Villa Torlonia per evitare la contestazione.
Pareggio
Le due squadre scendono in campo a specchio: anche la Roma adotta un 3-5-2 molto solido con Rüdiger centrale destro. La partita diventa ben presto una sfida scacchistica, con le mezzali preoccupate di ogni movimento dei propri dirimpettai. Marchisio e De Rossi si guardano da lontano, nessuna delle due squadre vuole concedere profondità e il pallone sembra quasi scottare: la classica partita in cui chi segna per primo vince.
E infatti non segna nessuno: qualche bella parata di Buffon e Szczęsny, un testa a testa tra Manolas e Morata subito spento dall’arbitro, mentre in panchina i due allenatori toscani si sfottono e poi si abbracciano. Una boccata d’ossigeno per la Roma, che fornisce morale per proseguire sul disegno tattico spallettiano; una inevitabile piccola frenata per la Juve, un po’ stanca dopo l’impegno infrasettimanale, che non riesce a proseguire la striscia di vittorie, ma rimane solida come sempre.
Vittoria Roma
Nelle formazioni iniziali abbondano le sorprese: Barzagli non ce la fa e gioca Rugani centrale destro; nella Roma, Spalletti adotta un 3-5-2 pieno di novità. De Rossi è difensore centrale, con Pjanić vertice alto del rombo basso di inizio azione e Vainqueur mezzala.
Le due squadre inizialmente sono molto compatte e la densità in zona centrale è così grande che i laterali diventano uno sbocco inevitabile. Proprio da un errore in disimpegno di Digne nasce il gol del vantaggio di Dybala, con un sinistro a giro sul secondo palo. Sembra l’inizio di uno show, ma piano piano la Roma riesce a salire sul campo: sull’inizio azione avversario, un 4 vs 4 costringe ogni volta Buffon al rilancio. Nel frattempo, Nainggolan si appiccica a Marchisio e gli impedisce la ricezione. Proprio da un recupero del belga sulla trequarti avversaria nasce la palla filtrante per Salah, che segna con un sinistro forte e angolato, dimostrando il suo feeling con lo Juventus Stadium.
https://www.youtube.com/watch?v=SgGYRswarxI
Feeling discreto…
Nel secondo tempo la partita scende di ritmo e sembra ormai destinata all’1-1, quando Florenzi stende Pogba sulla linea dell’area di rigore e l’arbitro lo punisce: Dybala dal dischetto colpisce il palo esterno. La Roma sente uno strano profumo di vittoria e si fionda in avanti negli ultimi minuti: su un cross di Digne dalla trequarti, Džeko è pronto ad andare con il piattone, ma inciampa e cade a volo d’angelo. Per sua fortuna, il bosniaco colpisce di testa in stile van Persie e il pallone finisce sotto l’incrocio, sbloccando così la sua stagione.
La Juve perde punti rispetto al Napoli e comincia a sentire la stanchezza della rimonta continua. La Roma viene accolta a Fiumicino da tifosi festanti che urlano “vinceremo il tricolor”, creando così i presupposti per una nuova delusione.